In natura è difficile distinguere e classificare a colpo d’occhio i minerali, le rocce e le formazioni cristalline. 

La scienza che studia i minerali è la mineralogia mentre la petrografia studia le rocce. 

I minerali si differenziano dalle rocce per la loro struttura fisica e per la loro composizione chimica che è omogenea, hanno cioè sempre le stesse caratteristiche fisiche e chimiche. 

Se osservate una roccia o della sabbia con la lente di ingrandimento, potrete notare che, quasi sempre, è composta da un insieme di granelli diversi tra loro. Ogni granello è, in genere, fatto della stessa materia e, quindi, è un minerale. Guardando la sabbia, per esempio, potrete notare che è frequentemente composta di granelli di quarzo e di granelli di mica. 

Le rocce sono. quindi, degli agglomerati disomogenei di minerali diversi. Ogni diverso minerale possiede un’impalcatura atomica che è tipica, sempre uguale e che viene chiamata “reticolo cristallino”. 

Vi sono minerali differenti che presentano lo stesso tipo di reticolo cristallino ma formato da atomi diversi (isotipia) da cui la loro diversità. 

La disposizione degli atomi, sui piane del minerale e lungo le varie direzioni definisce lo "stato solido cristallino" ovvero la variazione delle caratteristiche fisiche determinate dalla direzione di crescita.

In natura i cristalli hanno strutture geometriche, che fanno sì che ciascuno cristallo appartenga ad una determinata famiglia.

La grande suddivisione dei minerali è data dalle 3 differenti rocce dalle quali provengono: rocce magmatiche, rocce metamorfiche e rocce sedimentarie.